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Oggetto: Il perché del successo di B5
Autore: Nymeria
Data: 19 Ottobre 2003

E' da un po' che non vi tedio con i miei terrificanti sproloqui, per cui ... eccone un'altro !! ^__^
Qualche tempo fa si parlava dell'orrenda programmazione rai (soprattutto per il primo passaggio nel 1999) e mi sono domandata come sia stato possibile che questa splendida serie abbia avuto la possibilita' di colpire gli spettatori in modo cosi' notevole; certo, la storia è coinvolgente, i personaggi ben delineati e gli attori eccezionali, ma non credo che dipenda solo da questi fattori. La mia teoria è questa: le serie di FS che conosciamo meglio - ST specialmente - ci hanno abituati a storie autoconclusive che non andavano mai al di la' dei 45 minuti (o 90 per gli episodi doppi) di programmazione, e che ci davano fin dall'inizio la certezza che la storia si sarebbe chiusa al meglio nonostante le premesse più negative.
Con B5 abbiamo invece una narrazione concepita per ricoprire un arco di 5 anni con vicende che si dipanano nel corso di più episodi o che addirittura iniziano in una stagione e vedono la conclusione in quella succesiva, e non si può mai essere sicuri che la soluzione di una particolare circostanza sia sempre positiva. Altrove siamo abituati a sapere in anticipo che l'eroe non muore mai e che a tutto c'è rimedio; con B5 non è cosi': ci sono personaggi che muoiono, o che accettano sacrifici incredibili o che rimangono permanentemente feriti nel corpo o nello spirito.
E' una concezione della tv decisamente rivoluzionarie, totalmente diversa da quella a cui siamo abituati e che - almeno nel mio caso - ha cambiato i miei gusti al punto tale che tutto il resto (FS e non) viene paragonato automaticamente a B5 .... e perde il confronto. Che ne pensate ?