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Racconti

Nelle varie pagine ci potranno essere spoiler ma non verrà dato alcun tipo di avviso. Fate attenzione!!!


Oggetto: [FF] Alchimie cosmiche. Alchimia senza fine - Capitolo II
Autore: Massimo Luciani
Data: 21 Giugno 2005

Capitolo II

- F-f-forse non è stata una grande idea venire in questo livello... - commentò Willow.
- Non sembra lussuoso come il resto della stazione - ammise Buffy - ma non vedo perché la gente dovrebbe essere meno amichevole!
Un alieno appartenente ad una specie che nessuna delle tre riconobbe spuntò fuori da uno dei corridoi brandendo minacciosamente un tubo metallico e intimò alle tre ragazze: - Datemi tutti i soldi che avete se non volete fare una brutta fine!
- Ehi, ho eppena detto alle mie amiche che anche qui siete tutti amichevoli - protestò Buffy - quindi ti conviene levarti dalle scatole!
L'alieno cercò di colpire Buffy col tubo ma la Cacciatrice gli bloccò il braccio e gli rifilò un pugno che lo fece volare via. Improvvisamente, alle spalle delle due streghe apparvero altri due alieni della stessa specie che cercarono di attaccare le ragazze ma vennero proiettati da una forza invisibile contro le pareti più vicine e, quando ricaddero a terra, preferirono scappare assieme al loro compare piuttosto che affrontare forze evidentemente soverchianti e pure invisibili.
Buffy si voltò guardandosi attorno per cercare di capire cosa fosse successo e strabuzzò gli occhi quando vide che dietro il terzetto era apparsa sua sorella.
- Dawn, cosa fai qui? - esclamò la Cacciatrice - Come hai fatto a seguirci... - ma le parole le morirono in bocca quando si rese conto che quella, pur essendo evidentemente sua sorella, era decisamente più matura della giovinetta che aveva lasciato a casa.
- Sono sempre stata qui: - spiegò Dawn - sono venuta su Babylon 5 prima dell'inizio dell'apocalisse cosmica ma questo è il mio tempo.
- Ma siamo oltre due secoli e mezzo nel nostro futuro, - obiettò Buffy - come puoi essere così vecchia e non dimostrarlo?
- Sono un'alchimista perciò tra le altre cose non invecchio. - rispose Dawn.
- Un'alchimista? - chiese Buffy - Ma com'è successo?
- Non capisci ma capirai... - sentenziò Dawn accarezzando la guancia alla sorella.
- Perché mi sento come se fossi io la sorella minore? - le chiese ancora Buffy, a disagio per quel che aveva detto la sorella e per i suoi modi così diversi da quelli a cui era abituata.
- Perché in questo tempo ho più di dieci volte i tuoi anni e parlo solo della mia età come essere umano. - spiegò Dawn.
- Di quale altra età dovresti parlare? - continuò ad interrogarla Buffy.
- Se sai che sono tua sorella presumo che tu conosca anche la mia vera natura... - ipotizzò Dawn.
- V-v-vuoi dire che conti anche la tua età come Chiave? - intervenne Willow, che fino a quel momento era stata troppo stupita per parlare.
- Più o meno: - rispose Dawn - finora non ho scoperto la mia origine perciò non so quando sono nata ma qualche anno dopo essere diventata umana ho ripreso il controllo dei miei poteri e posso aprire portali tra punti diversi dello spazio, anche in altre dimensioni.
- C-c-come ci sei riuscita? - chiese ancora Willow, incuriosita.
- Grazie a mio marito... cioè all'epoca non eravamo ancora sposati ma lui mi ha aiutata a riscoprire la mia vera natura.
- La mia sorellina è sposata! - esclamò Buffy per poi rivolgersi alle due streghe - Ci potete credere?
Dawn mostrò alla sorella e alle amiche gli anelli che aveva al dito: quello di fidanzamento con il diamante e l'anello nuziale. Buffy sgranò gli occhi e commentò: - Guardate che anello meraviglioso! Quella pietrona è un diamante, vero?
Dawn confermò sorridendo tra sé ricordando che la reazione di Buffy quando lei si era fidanzata era stata molto meno entusiastica o lo sarebbe stata nel futuro della Cacciatrice.
- Hai anche dei figli? - chiese ancora Buffy alla sorella.
- Alcuni - confermò Dawn - e vari discendenti.
- Hanno ereditato il potere della Chiave? - chiese Willow.
- Solo due delle mie figlie e riescono ad utilizzarlo solo quando sono a contatto fisico, probabilmente perché sono gemelle: qualsiasi altra combinazione non dà alcun risultato.
- Ehi, visto che sono qui perché non facciamo una bella riunione di famiglia? - propose Buffy.
Dawn sospirò e ammonì le ragazze: - Voi dovete tornare nel vostro tempo ma finché siete qui dovete limitare le interferenze al minimo e ciò vuol dire anche che non dovete sapere cosa vi riserva il futuro!
- E allora perché ti sei mostrata? - obiettò Buffy - Me la sarei cavata da sola con quei tizi!
- Come avrei potuto resistere al desiderio di riabbracciare mia sorella e le mie più care amiche? - confessò Dawn.
Buffy, intenerita, abbracciò la sorella che la strinse forte e commentò: - Peccato, mi sarebbe piaciuto conoscere la tua famiglia.
- Oh, vedrai che conoscerai mio marito anche troppo presto per i tuoi gusti! - esclamò Dawn e Buffy non capì se si trattasse di una presa in giro o se davvero il marito di Dawn sarebbe entrato nella sua vita così presto.
Dopo Buffy toccò a Willow abbracciare Dawn e la giovane strega ne approfittò per chiederle: - Puoi dirci almeno cosa riserva il futuro a me e Tara?
Dawn sperò che le sue emozioni non trasparissero e alla fine rispose ambiguamente: - Non potrete mai sposarvi ma vi amerete comunque finché morte non vi separi.
Willow e Tara si sorrisero, avendo evidentemente interpretato l'affermazione di Dawn come un annuncio di una lunga vita da trascorrere insieme. Alla fine anche Tara abbracciò Dawn e rimase sorpresa e anche un po' imbarazzata del fatto che la sua amica la tenesse stretta ancora più a lungo di Buffy ma, non sapendo interpretare quel gesto, cercò di trarsi d'impaccio chiedendole: - Sei finita anche tu in mezzo a quest'apocalisse?
- Si, come tutti - rispose Dawn - ma non è come nella vostra epoca quando noi dobbiamo fare tutto il lavoro: come avete visto oggi l'umanità ha armi potenti e alleati alieni assieme ai quali combatte i demoni chiamati Ombre.
- Ci hanno detto qualcosa sulla White Star - intervenne Buffy - ma non è che abbiamo capito molto di quest'apocalisse... ci sono questi Vorlon... ci sono queste Ombre... ma perché sono solo gli altri a combattere?
- Cerco di spiegarvela in due battute. - rispose Dawn - Prima battuta. Quanti Vorlon ci vogliono per cambiare una lampadina? - e siccome la domanda era retorica dopo un attimo d'attesa rispose ella stessa - Nessuno. I Vorlon scendono su un pianetta dove una specie intelligente si sta sviluppando e ne alterano il DNA in modo che abbiano la capacità di cambiare lampadine poi aspettano. Quando questa specie si sviluppa a sufficienza ed è in grado di entrare in contatto con un Vorlon questo chiede a tutti: 'Chi sei?' finché non rispondono: 'Sono l'addetto al cambio delle lampadine.' e a quel punto glielo fanno fare.
"Seconda battuta. Quante Ombre ci vogliono per cambiare una lampadina? - e nuovamente attese solo un attimo per poi rispondere ella stessa - Nessuna. Si limitano ad aspettare che le specie giovani sviluppino la capacità di cambiare lampadine e quando arriva il momento vanno dai candidati che ritengono migliori e chiedono: 'Che cosa vuoi?'. Chi risponde: 'Voglio cambiare lampadine.' si aggiudica il compito e diventa un loro alleato.
- E allora? - chiese Buffy - Si fanno la guerra per accaparrarsi le forniture di lampadine?
Dawn non era più abituata da moltissimo tempo ad avere a che fare con sua sorella e preferì evitare di risponderle.
Dal corridoio spuntò un'ombra nera e Buffy si tese immediatamente. Dawn, notandolo, la tranquillizzò: - Non preoccuparti, non è pericoloso.
- Non è un demone... cioè, un alieno? - chiese sospettosa Buffy.
- No, anzi è un angelo! - la rassicurò ancora Dawn.
- Un angelo? In uno scafandro? - chiese ancora Buffy.
- Diciamo che i Vorlon preferiscono non mostrare il loro aspetto... - spiegò Dawn.
- Dunque quello è un Vorlon! - esclamò Willow tenendo comunque d'occhio lo strano alieno che ormai era arrivato vicino alle quattro.
- Esatto. Questo è l'ambasciatore Ulkesh, anche se vuole essere chiamato Kosh.
- Si chiama Ulkesh ma vuole essere chiamato Kosh? - chiese Buffy, perplessa.
- Siamo tutti Kosh. - puntualizzò il Vorlon.
- Com'è che tutti parlano in maniera comprensibile e voi due no? - chiese ancora Buffy.
- Sarà perché siamo i più vecchi... - ipotizzò con una punta d'ironia Dawn.
- Spero che non ci voglia far combattere... - disse Buffy, indicando Ulkesh.
- No, vuole solo essere certo che non modifichiate il vostro futuro. - spiegò Dawn.
- I telai devono essere mossi con attenzione. - sentenziò Ulkesh.
- Che fa, sfotte? - chiese Willow.
- Ehi, a noi non piace mica che qualcuno ci venga a spiegare come comportarci per non combinare pasticci anzi ci dà proprio fastidio! - protestò Buffy.
- Bene. - commentò laconicamente Ulkesh.
- Ce l'ha con noi? - chiese Buffy alla sorella.
- No, di solito è meno amichevole... - rispose Dawn.
- Veramente? Dev'essere l'anima di tutte le feste della stazione! - commentò caustica Buffy.

Ulkesh era decisamente seccato. L'ibrida Antica-umana chiamata Dawn aveva forzato il suo intervento incontrando quelle persone venute dal passato mostrando ancora una volta che aveva una concezione della disciplina del tutto diversa da quella dei Vorlon: d'altra parte, ciò era ben noto da quando lei e suo marito avevano apertamente detto ai Vorlon che il loro modo di allevare le specie giovani era sbagliato e prima o poi queste si sarebbero stufate.
Una tale presa di posizione sarebbe stata liquidata come lamentazioni da ragazzini se Dawn e parte della sua famiglia non fossero stati tra i pochi tra gli umani luminosi ad accettare di fare la loro parte nella guerra contro le Ombre laddove la maggior parte di loro era andata a nascondersi come i contafavole, per di più una parte dei Vorlon riconosceva in Dawn una figura leggendaria risalente a tempi antichi perfino per i loro standard, addirittura all'alba del tempo: Ulkesh continuava ad obiettare che tali leggende risalenti ai Primi facevano riferimento ad una forza creatrice che Dawn non aveva mai mostrato eppure il fatto che si trattasse di una creatura originaria di un altro universo lasciava spazio a molte speculazioni.
Come se non bastasse la mancanza di ordine riguardante Dawn, la sua sorella definita Cacciatrice era addirittura intrisa del potere delle Ombre e tuttavia lo usava per combattere gli alleati delle Ombre. Il potere delle altre due umane definite streghe era più ambiguo e a seconda della loro disciplina individuale poteva essere usato per l'ordine o per il caos.
Non era sorprendente che il contatto prolungato con specie come quella umana avesse finito per allentare la disciplina di Kosh.