BABYLON FILES

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Benvenuti su Babylon Files, riferimento italiano a Babylon 5 e luogo di incontro per tutti gli appassionati della serie e per chi vuole avvicinarsi per la prima volta.

Qui troverete le schede di tutti gli episodi, trame, informazioni e curiosità, ma soprattutto il Babylon 5 Reference, ovvero un completo riferimento a nomi, luoghi e terminologia dell'universo di Babylon 5.

Racconti

Nelle varie pagine ci potranno essere spoiler ma non verrà dato alcun tipo di avviso. Fate attenzione!!!


Oggetto: [RACCONTO] Sacrificio
Autore: Nymeria
Data: 29 Luglio 2004

Loro si stavano avvicinando, li aveva percepiti sin da quando erano arrivati sulla stazione insieme al loro servitore; li stava aspettando da quando aveva coscientemente infranto le regole del gioco per aiutare gli altri. Era certo che non avrebbero gradito, come era certo che i suoi simili non avrebbero approvato, lasciandolo solo a fronteggiare tutte le conseguenze di quella scelta - ma lui sapeva da tempo cosa sarebbe successo, Valen gli aveva descritto gli avvenimenti del proprio passato, che ora rappresentavano il *suo* presente ed il futuro (quel poco che ne rimaneva) e adesso era pronto ad affrontare il suo destino. Non lo era stato quando l'umano gli aveva chiesto aiuto, aveva avuto paura - sì, paura: la sua razza viveva così a lungo che la scomparsa di uno di loro era un evento straordinario e contemplare la propria fine, conoscendo perfettamente l'istante in cui sarebbe avvenuta ed il modo in cui si sarebbe verificata, lo aveva terrorizzato a tal punto che si era rivoltato contro il debole umano, quasi uccidendolo.
Era stato in quel preciso momento che era riaffiorato alla sua memoria un racconto appreso da Valen, quando era ancora umano e si chiamava Sinclair, a proposito di una divinità dei terrestri che - come lui ora - aveva dovuto affrontare la propria orrenda fine conoscendone in anticipo ogni singolo particolare: anche quella creatura aveva avuto paura ed aveva cercato, anche se solo per un istante, di evitare l'inevitabile per poi accettare il suo destino in nome di un bene più grande.
Kosh Naranek si era rassegnato in quel momento alla sua sorte e aveva promesso il suo aiuto all'umano, pur sapendo che questo avrebbe significato lasciarlo solo nel momento del bisogno: ma forse anche John Sheridan avrebbe capito, al momento giusto, il valore del sacrificio - come lui lo aveva capito in quell'istante.
Loro erano giunti alla porta: tra poco sarebbero entrati e tutto si sarebbe compiuto - Kosh, benché arresosi al destino che lo attendeva, non voleva rinunciare completamente alla missione in cui aveva investito tutta la sua esistenza: in un ultimo disperato tentativo proiettò la sua coscienza verso l'umano e si insinuò nei suoi sogni, come aveva già fatto in passato.
Le Ombre si erano oramai introdotte nel suo alloggio e, sotto gli occhi impassibili del loro servitore, avevano iniziato l'opera di devastazione che si sarebbe conclusa con la sua morte; Kosh entrò in contatto con l'umano riversando in lui una parte di sè, una piccola parte che gli sarebbe sopravvissuta e forse avrebbe potuto aiutare l'altro nella prova che lo attendeva - e mentre lasciava in quella fragile creatura una scintilla della sua coscienza, mentre il resto di lui veniva aggredito e distrutto pezzo per pezzo, lui chiamò l'uomo per un ultimo saluto: "John, figlio mio ..."