BABYLON FILES

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Benvenuti su Babylon Files, riferimento italiano a Babylon 5 e luogo di incontro per tutti gli appassionati della serie e per chi vuole avvicinarsi per la prima volta.

Qui troverete le schede di tutti gli episodi, trame, informazioni e curiosità, ma soprattutto il Babylon 5 Reference, ovvero un completo riferimento a nomi, luoghi e terminologia dell'universo di Babylon 5.

Racconti

Nelle varie pagine ci potranno essere spoiler ma non verrà dato alcun tipo di avviso. Fate attenzione!!!


Oggetto: [PBEM] 0004. La luce scomparsa
Autore: Massimo
Data: 29 Luglio 2004

Sheridan si svegliò e si trovò rannicchiato al suolo. Era in un luogo dove una forte luce bianca diffusa era tale da rendere indistiguibile il pavimento dalle pareti. Non vi era alcun oggetto ed il capitano era confuso. Si sentiva leggero e gli sembrava di poter volare, ma presto si rese conto che era solo un'illusione.
- Si è svegliato. -
- Si, lo so. -
Una porta di luce si aprì a pochi metri dal capitano ed uno strano alieno ne uscì.
- Chi siete? Perché mi avete trascinato qui? - Chiese portando la mano davanti agli occhi per proteggersi dalla luce.
Non ottenne risposta. L'alieno lo guardava in silenzio, ma dopo qualche secondo portò le mani alle tempie e Sheridan si accasciò a terra privo di conoscenza.
- Non è ancora pronto. -
- Non lo è. -
- Dobbiamo attendere. -
- Forse non è necessario, Kosh è nascosto dentro l'umano. -
- È inutile, è solo una traccia. -
- Gsssh'tn -
- L'antico rituale? Forse è una possibilità, ma non viene più celebrato da... - l'alieno si interruppe con una smorfia.
- Mi scusi, ho dimenticato il suo dolore, ho pensato senza riflettere. -
- Possiamo ancora attendere, ma iniziamo con i preparativi. -
- Come desidera. -

* * *

Na'tant odiava il cibo dei betaminidi ma non aveva alternative: mangiare o morire. E dare segni di insofferenza non poteva far altro che accrescere dubbi sulla sua identità.
- G'Kar ha bisogno del mio aiuto e dovrò evitare che la missione fallisca a causa mia. Ma... bleah, che schifo, per oggi non ce la faccio più a mangiare questo cibo, questa cosa è rivoltante. -
Na'tant si avvicinò ad un comunicatore posizionato sulla parete di fronte a lei.
- Dobbiamo concludere, e dovremo farlo oggi. -
- È impudente agire così in fretta. Meglio aspettare. -
- No, lo faremo oggi, non posso più aspettare e dovremo attendere almeno un giorno prima di poter partire. Ci incontreremo al solito posto all'imbrunire del primo sole. -
- Non sono d'accordo... ma... va bene, ci sarò. -

* * *

- Signor Garibaldi! Signor Garibaldi, aspetti! Avrei la necessità di parlarle. -
- Oh, sicuramente ambasciatore G'Kar, ma questo non è il momento... A proposito mi è arrivato un rapporto su alcune comunicazioni protette non autorizzate. È fortunato che io abbia altro da fare. -
- La prego, non renda le cose più difficili di quanto siano, - Disse G'Kar con un atteggiamento evidentemente imbarazzato - è una questione urgente e ci sono elementi importanti per l'attuale situazione del capitano, ma non solo. Sarebbe il caso che ne parlassimo, ma non qui. -
G'Kar abbassò lo sguardo e girò lievemente la testa di lato per evidenziare che qualcuno poteva ascoltare.
- Va bene, venga nel mio ufficio. -
- Forse bisognerebbe informare anche il comandante Ivanova. -

Susan Ivanova entrò nell'ufficio del capo della sicurezza lievemente irritata per essere stata tolta dai suoi compiti in un momento in cui gli scanner sembravano aver trovato qualcosa di utile.
- La ringrazio di essere venuta. Come stavo spiegando al signor Garibaldi, sono molto preoccupato dagli eventi che stanno accadendo. Lasciate che vi racconti una storia, al cui termine potrete credermi oppure no. Non sono sicuro che tutti i dettagli siano corretti, ho provato a comunicare con l'ambasciatore Kosh ma non ha accettato di vedermi e l'ambasciatrice Delenn mi ha dato solo risposte evasive. Quello che sto per raccontarvi, è stato tramandato da tempi antichissimi, e risale alle prime tracce lasciate dal mio popolo nell'universo, è la leggenda più antica che possiamo raccontare. Nessuno sa quanta sia la verità raccolta in questa leggenda e quanto sia il misticismo. Non è molto dissimile da una delle vostre "favole", ma prima di tutto dovreste vedere una cosa. -
G'Kar aprì il suo prezioso libro su una pagina dominata da un disegno. Nei volti di Garibaldi ed Ivanova si accese un'espressione di stupore e diedero maggiore attenzione al loro interlocutore.
- Non chiedetemi come ho fatto a sapere i dettagli sulla nave misteriosa e dei suoi occupanti. - Disse G'Kar con un leggero sorriso. - In tempi antichissimi vi erano molte razze, e mentre alcune come i Vorlon o le Ombre sono ancora presenti, di altre non abbiamo più alcuna traccia. Alcune si estinsero a causa di guerre, malattie o disastri. Altre decisero semplicemente di andarsene e non tornarono più. Ma c'è una razza che è scomparsa e nessuno sa che fine abbia fatto veramente. Ovviamente le leggende non mancano e quella che vi sto per raccontare ne è un esempio.
Si narra che agli inizi del tempo vi fosse una specie che si faceva chiamare "il popolo della luce". Sembra che dopo aver combattuto a lungo contro gli altri antichi siano arrivati ad un accordo che avrebbe sancito la pace. Questo accordo prevedeva che "il popolo della luce" restasse confinato sul proprio pianeta. Mi spiace non poter essere più preciso ma a questo punto il racconto si fa confuso. Sembra che l'accordo sia stato rispettato, e siano cessate le ostilità, ma da allora non si ha alcuna notizia al riguardo ed "il popolo della luce" sembra essere sparito nel nulla. -
I due ufficiali di Babylon 5 si guardarono con uno sguardo perplesso e puntarono un'ultima volta gli occhi sul libro portato da G'Kar aperto in una pagina dove vi era un disegno raffigurante un alieno identico a quello che aveva rapito il capitano Sheridan.