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Racconti

Nelle varie pagine ci potranno essere spoiler ma non verrà dato alcun tipo di avviso. Fate attenzione!!!


Oggetto: [RACCONTO] La fine di Bester - Parte TERZA
Autore: Nymeria
Data: 11 Giugno 2004

"Sheridan non c'entra affatto" rispose Garibaldi "Questa è una *mia* operazione, e sono qui per partecipare personalmente alla fase conclusiva"
Il lento risveglio delle sue facoltà mentali permetteva a Bester solo di percepire i sentimenti dell'uomo e ciò che gli perveniva era un misto di soddisfazione e di tensione nervosa, condita con un fondo di rabbia; questo non gli impedì di ricorrere al suo abituale tono di scherno:
"Fase conclusiva ? Ed in che modo parteciperà personalmente ? Insultandomi ?"
Si ritrovò improvvisamente sbattuto contro il muro della stanza, con la mano di Garibaldi premuta sulla gola e - in un attimo di terrore - si rese conto che la pressione esercitata dall'uomo si faceva sempre più pesante.
"Sorpreso Bester ? Sorpreso che riesca a farle del male, non soltanto a desiderarlo ? Sorpreso del fatto che la sua vita potrebbe terminare qui, ora, senza che lei possa fare niente per impedirlo ?"
Bester, in preda al panico e respirando a fatica, non riuscì a rispondere.
"Ma non è questo che ho in mente per lei" proseguì Garibaldi, rilasciandolo "la morte sarebbe una via d'uscita troppo semplice"
La porta si aprì di nuovo e Bester, che stava riprendendo il controllo della sua respirazione, restò nuovamente senza fiato quando vide che il nuovo venuto era Lyta - ora molti dei punti oscuri nella sua cattura, se non tutti, venivano chiariti.
"No, non sono morta" affermò la donna in risposta alla domanda che era chiara sul volto del prigioniero, senza bisogno di ricorrere alla telepatia "Era necessario fartelo credere, perché abbassassi la guardia e ti sentissi sicuro, abbastanza sicuro da permetterci di agire"
"E in che cosa consisterà questa azione ?" chiese Bester, che continuava a guardare in direzione di Garibaldi, consapevole che la protezione fornita dai suoi blocchi mentali non esisteva più.
"Niente di doloroso, almeno a livello fisico" rispose lei "anche se Michael ne sarebbe perfettamente in grado. Sì, ho rimosso i blocchi - stupito ? Dopotutto hai sempre sospettato che io fossi in grado di trascendere le mie apparenti abilità... ma non sai quanto, non puoi neppure immaginare quanto..."
Mentre parlava Lyta si avvicinò a Bester che vide gli occhi della donna scurirsi sempre di più fino a diventare completamente neri, un pozzo senza fondo nel quale si sentiva trascinato senza possibilità di resistere; la voce di lei cominciò a provenire dalla sua mente ed ogni parola ed ogni sensazione lo facevano precipitare sempre più nel terrore dell'ignoto.
"Sarebbe stato troppo semplice processarti, condannarti, esporti per il mostro senz'anima che sei, troppo semplice farti cadere di fronte a tutti e terminare la tua carriera con uno schianto spettacolare; e invece no, pensa a quanti sono morti nell'ombra, soffrendo per mano tua o dei tuoi subalterni; pensa a quanti sono vissuti nel terrore di essere inseguiti, braccati, presi; pensa a Byron, che voleva solo vivere in pace e dimenticare tutto quello che lo avevi costretto a fare.
Quello che hai sempre voluto è stato il potere, la capacità di controllare tutto e tutti - no, quello che hai fatto non si può pagare con la morte, ti toglierò piuttosto quello che ti rendeva speciale, te lo strapperò pezzo a pezzo e ti lascerò vivo a contemplare il guscio vuoto che sarai diventato. E lui" Lyta volse brevemente lo sguardo verso Garibaldi e strinse la mano dell'uomo con la sua "sarà testimone di tutto questo, perché questo momento è anche suo, gli spetta di diritto."
Bester comprese in quel momento il perché della sospensione del farmaco: il parziale ritorno delle sue facoltà lo rendeva cosciente di quello che Lyta gli stava facendo, senza però che lui fosse in grado di difendersi - e mentre lei si addentrava sempre di più nei meandri della sua mente sentì che stava spezzando ad una ad una tutte le connessioni con quella parte speciale che differenziava i telepati dai normali, rendendolo simile ad un uomo a cui venivano tolti progressivamente vista, udito e tatto, lasciando soltanto il buio ed il vuoto della deprivazione.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Garibaldi e Lyta si diressero insieme verso l'uscita del complesso; avevano tenuto fede al loro patto, stipulato tanti anni prima, ed erano riusciti nel loro intento - ora si sentivano entrambi liberi, come se un antico incubo fosse stato finalmente debellato.
Prima di separarsi si voltarono tutti e due verso la finestra della alla stanza in cui era rinchiuso Bester - se ne poteva intravedere soltanto la sagoma, ma anche senza distinguerlo chiaramente tutti e due sapevano che la bocca dell'uomo al di là del vetro continuava a ripetere un solo urlo silenzioso: NOOOOOO !