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Qui troverete le schede di tutti gli episodi, trame, informazioni e curiosità, ma soprattutto il Babylon 5 Reference, ovvero un completo riferimento a nomi, luoghi e terminologia dell'universo di Babylon 5.

Riassunto

Nelle varie pagine ci potranno essere spoiler ma non verrà dato alcun tipo di avviso. Fate attenzione!!!


Oggetto: [TRAMA] 067. L'ora del lupo
Autore: Massimo
Data: 15 Febbraio 2002

L'episodio riprende la fine della terza stagione. Sheridan è su Z'ha'dum messo alle strette dalle Ombre e la voce di Kosh gli dice di gettarsi nel vuoto. Prima di farlo però richiama la Whitestar che è dotata di due bombe termonucleari che esplodono all'impatto. L'assenza delle bombe è rilevata da G'Kar quando fa rapporto al comandante Ivanova. G'Kar scrive di queste vicende e si sofferma sulle due domande a cui non hanno ancora ottenuto risposta: "Cosa è accaduto a Garibaldi?" e "Il capitano è ancora vivo?". Garibaldi nella precedente battaglia è stato rapito dalle Ombre: si vede il suo Starfury mentre viene catturato.
La Ivanova è in fase depressiva perché crede sia sua la colpa delle recenti perdite. Delenn, nonostante le premure di Lennier, si rifiuta di mangiare da una settimana: è preoccupata per Sheridan che nell'ultimo messaggio, prima di partire, le diceva di amarla. Buona parte degli ambasciatori che risiedono sulla stazione hanno fatto tornare le loro flotte che proteggevano Babylon 5 ai rispettivi pianeti natali per rinforzare le difese locali. Ivanova, Delenn e G'Kar cercano di farli ragionare ma senza successo nonostante la guerra contro le Ombre non sia ancora finita.
Nel frattempo Londo è stato richiamato sul pianeta Centauri dall'imperatore Cartagia. L'imperatore appare subito essere uno svitato e rivela a Londo quali sono i due motivi per cui ha richiesto la sua presenza su Centauri Prime, ovvero la grande conoscenza ed esperienza con le razze aliene, una qualità che sta scomparendo di fronte all'ottusità dei Centauri. Prima di andarsene Londo chiede all'imperatore quale sia l'altro motivo e gli viene risposto che qualcuno gli ha fatto richiesta della sua presenza. Tornato al suo alloggio a Londo fa visita un Morden sfigurato a tal punto da essere quasi irriconoscibile. Facendo presa sugli accordi avuti in precedenza con l'ambasciatore, sulle sue paure e sensi di colpa, Morden fa notevoli pressioni psicologiche a Londo nel tentativo di convincerlo a dargli il suo appoggio e gli svela l'intenzione delle Ombre di occupare parte del pianeta.
Vir rivela alla Ivanova di avere delle informazioni su Sheridan ottenute da fonti molto vicine alle Ombre, informatori di Londo che spesso gli lasciano i loro messaggi. Con il solito tono impacciato Vir racconta che Sheridan è stato visto gettarsi nel vuoto, un balzo di un paio di miglia e difficilmente potrà essere sopravvissuto. Vir continua dicendo che la maggior città delle Ombre è stata distrutta dalle bombe scagliate da Sheridan e, cercando di portare una notizia positiva che risollevi il morale, termina dicendo che è quasi una vittoria.
Delenn chiede di vedere Kosh ma l'ambasciatore Vorlon sembra essere distaccato e non sembra importargli del destino capitato a Sheridan. Arriva persino a dire che è una cosa irrilevante e non ha alcuna intenzione di aiutarla a far cambiare idea agli altri ambasciatori nel ritiro delle loro forze da Babylon 5.
Zack Allen, della squadra di sicurezza, vede l'alloggio di Garibaldi aperto ed entra per indagare. Trova G'Kar intento a trovare indizi che gli permettano di sapere dove è finito il capo della sicurezza: in passato lo ha aiutato e vuole sdebitarsi.
Londo chiama Vir sul pianeta centauri dopo aver assistito ad una cosa che lo coglie di sorpresa e lo sconvolge. Uscito all'esterno del palazzo reale vede il cielo invaso dalle Ombre che sorvolano il pianeta. Scosso dall'accaduto, Londo ha un incontro con l'imperatore che sembra entusiasta degli eventi: ha fatto un accordo con le Ombre in cui, in cambio di ospitalità, avrebbe ottenuto poteri paragonabili a quelli degli antichi imperatori dei quali si narrano storie a cui prendono parte anche gli Dei. È evidente che Cartagia è diventato pazzo e Londo prima di andarsene esterna il suo disappunto. Tornato al suo alloggio chiama Vir e gli chiede di andare da lui: ha bisogno di una persona fidata nel tentativo di eliminare l'imperatore ormai non più in grado di prendere decisioni. La paura di Londo è che la guerra si possa concentrare su Centauri Prime ma questo a Cartagia non interessa, è troppo preso dalla sua pazzia e dai pensieri di diventare un Dio.
Lyta dopo un incontro poco piacevole con Kosh va dalla Ivanova. Il comandante le parla della sua precaria situazione e ricorda il padre che aveva gli stessi problemi di insonnia che ha lei ora e parla a Lyta dell'"ora del lupo" ovvero quando tra le 3 e le 4 di notte non si riesce a dormire e si vede ogni cosa nel suo lato peggiore. Lyta propone di andare su Z'ha'dum a cercare il capitano. Il suo compito sarà di tenere a bada le Ombre con la telepatia e nello stesso tempo potrà cercare un contatto con Sheridan. Al viaggio verso Z'ha'dum partecipano anche Delenn e Lennier. Arrivati a destinazione non trovano alcun segno di Sheridan e vengono attaccati dalle Ombre. È un attacco psicologico molto simile all'ipnosi e rimangono impotenti. Sentono le voci dei propri familiari e capiscono che le Ombre conoscono molto su di loro. Il rischio di rimanere loro succubi è molto alto ma grazie alle misure di sicurezza predisposte da Lennier riescono a tornare a casa. Lennier ha impostato un timer di due minuti entro i quali doveva dare un comando ben preciso altrimenti la Whitestar sarebbe tornata indietro. Questo viaggio però è un fallimento completo in quanto non hanno avuto alcuna notizia di Sheridan, né tramite Lyta né grazie all'ausilio degli strumenti di bordo.
L'Ivanova si immerge nella depressione, ma prende atto che il capitano è morto e cerca di reagire.
In un luogo non precisato, apparentemente nei sotterranei del pianeta delle Ombre, Sheridan vaga senza una meta precisa cercando di sopravvivere. Seduto accanto al fuoco gli fa compagnia uno strano essere che parla in modo ambiguo.