Cerimonie di luce e oscurità
Titolo originale: |
Ceremonies of dark and light |
Prima in Italia: |
04/03/2008 |
Regista: |
John C. Flinn |
Scritto da: |
J. Michael Straczynski |
Prodotto da: |
John Copeland |
Concept. Cons.: |
Harlan Ellison |
Dir. fotogr.: |
John C. Flinn |
Trama
In seguito alla secessione di
Babylon 5 dalla
Terra un gruppo di membri dei Nightwatch resta sulla stazione. Prendono in ostaggio l'ambasciatrice
Minbari Delenn insieme a Lenann, un capitano Minbari, per cercare di costringere il Capitano
John Sheridan a mandare via le navi da guerra Minbari che proteggono la stazione dalla flotta terrestre.
Sheridan e Micheal Garibaldi usano vecchi filmati per ingannarli e far credere che le loro richieste sono state accolte e farli muovere dalle loro posizioni.
Quando Delenn rischia la vita per salvare quella di John, il capitano si rende conto di quanto gli importi di lei.
Curiosità
- La voce della personalità artificiale del computer appartiene al famoso scrittore Harlan Ellison, consulente creativo per la serie.
- Don Stroud, l'attore che impersona Boggs, possiede realmente la cicatrice che si nota sul suo volto: è il risultato della sua coraggiosa difesa di una donna che stava per essere stuprata.
- Da notare il cambiamento nel logo della stazione: il vecchio "5" circondato da ramoscelli di ulivo stilizzati si è trasformato in un "5" sovrapposto ad una spada.
Citazioni
- Londo: Solo un idiota combatte su due fronti. E solo l'erede al trono di un regno di idioti combatte una guerra su dodici fronti!
- Londo: Ho preso l'abitudine di registrare gli incontri importanti. Non si può mai sapere quando una verità scomoda può infilarsi in una crepa e scomparire.
- Delenn: Ambasciatore, per confessare, meditare e rimarginare vecchie ferite lei era in cima alla mia lista.
Londo: Mi sto già occupando del mio passato, del mio presente e di ciò che resta del mio futuro. Non ho bisogno del suo aiuto. O della sua approvazione. - Lennier: Ti hanno istruito bene sul mio pianeta natale!
Marcus: Già, dicevano sempre che mi portavo dentro parecchia rabbia repressa...
Lennier: Ed ora?
Marcus: Non mi sento più represso!